ALESSANDRO CAGNA,

DISPERSO

NELLA BATTAGLIA DEL MONTE SOGLIO

La "battaglia del Monte Soglio" fu il primo, grande scontro armato avvenuto in zona tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste. Durante i combattimenti, svoltesi tra il 7 e il 9 dicembre 1943, caddero, uccisi in combattimento o fucilati a Forno Canavese dopo atroci sevizie, ben 25 volontari per la libertà: Appino Antonio, Bottoni Sergio, Canella Francesco, Cerisio Tommaso, Crectoria Pietro, Della Torre Ermanno, Di Nardi,  Donald Russel, Fracchia Elio, Franco Osvaldo, Giaj Arcota Antonio, Grassa Bartolomeo, Marietti Pietro, Marino Nicolò, Milana Leopoldo, Monzani Luciano, Morandi Camillo, Obert Domenico, Papandrea Saverio, Tasic Times, Toro Mario, Vironda Gambin Francesco e tre partigiani serbi ignoti. Ci furono pure due diciannovenni dispersi. Uno di questi si chiamava Alessandro Cagna. Era nato a San Maurizio il 4 gennaio 1925 e prima di salire in montagna con i "ribelli" del "Monzani" lavorava come tornitore meccanico. Di lui non si seppe più nulla, né mai fu ritrovato il corpo. Inguaribile il dolore dei familiari, ora tutti scomparsi, quando compresero che non avrebbero potuto avere una tomba su cui piangere. Del povero Alessandro, caduto  appena una decina di giorni dopo il giovane Domenico Vallero, non abbiamo neppure una foto. Resta solo il nome, inciso sulla grande lapide del municipio.

Franco Brunetta 

 

Alessandro Cagna disperso - Per sito ANPI